di Alberto Podda
Componevano una società formata da diverse classi sociali, alcune raggruppate allo stesso livello per poi risultarne 8: 1. Il faraone (venerato come un dio) – 2. I sacerdoti (astronomi, consiglieri del faraone ed eseguivano rituali per l’arrivo delle piogge) – 3. I nobili – 4. Gli scribi (origine del verbo scrivere) – 5. I medici, i guerrieri – 6. I mercanti, gli artigiani, gli operai – 7. I contadini – 8. Gli schiavi. Il loro anno solare, invece del 1 Gennaio, cominciava alla 2° metà di Agosto. Per coincidenza a Luglio, con il sole che nasconde la stella Sirio e la costellazione della Sfinge (il Leone per greci e romani), il fiume Nilo andava in un periodo di secca. Ciò comportava un periodo di carestie e sofferenza. Prima di istituire un loro calendario qualche decennio più tardi, il popolo affamato ed esausto implorava al sacerdote che il Nilo tornasse in piena per apportare il cosiddetto limo: un fango utilizzato sia come fertilizzante per le coltivazioni, sia come malta per edificare. Non conosco a fondo il comportamento delle varie classi sociali ma presumo comunque, malgrado fosse protetto dai soldati ed il gran senso di rispetto e venerazione, ogni volta che il sacerdote usciva qualcuno del popolo che gli si avvicinava e gli sollecitava con i suoi rituali, questo benedetto ritorno del Nilo in piena. In questo periodo difficile per tutto il popolo, il sacerdote aveva un suo “segreto siderale”, anche sofferto benché con la sua alta carica, non volesse dimostrarlo. Si svegliava all’alba per vedere se prima del sole sorgesse la stella più brillante del firmamento: Sirio (dagli egizi chiamata Sothis = capodanno). Se era solo il sole a sorgere, non era il giorno giusto. Quando poi l’aveva finalmente individuata ed emetteva il suo fatidico annuncio del Capodanno, una decina di giorni dopo il Nilo tornava puntualmente e magicamente in piena. Sirio emette una luce bianca ma alcuni testi narrano di una Sothis rossa. Si voleva intendere che appena sopra l’orizzonte, ogni astro si vede di colore rosso come quando sorgono o tramontano il sole o la luna. Con l’innalzamento in alto nel cielo di questa stella nelle ore serali, le coltivazioni erano abbondanti ed il popolo egizio aveva dimenticato i problemi di Luglio. Pertanto l’anno solare egizio dipendeva direttamente dalle posizioni in cielo di Sothis: Dicembre e Gennaio, Sothis alta a notte fonda (raccolti abbondanti); La sera a seguire il sole (inizio carestie); Stella Polare, all’alba appena sopra l’orizzonte (inizio nuovo anno); L’ORSA MINORE: dopo qualche secolo il loro calendario, invece che i primi giorni nella seconda metà di Agosto, partiva da Luglio. Questo spostamento al mese precedente è stato causato dall’effetto della precessione degli equinozi, scoperto meglio dai cinesi. Praticamente l’attrazione lunare dopo tante rotazioni della luna intorno alla Terra, impone una rotazione dell’asse terrestre. IL DRAGO: La stella polare attuale è nell’Orsa Minore ma ai tempi degli egizi era la stella Thuban, appartenente alla costellazione del Drago. Il che dimostra di quanto si sia spostato il polo Nord celeste nel corso dei secoli. ORIONE: Altro loro riferimento era la costellazione del dio Osiride (Orione per greci e romani) con 3 stelle in fila che, pare, ispirarono la posizione per edificare le piramidi di Giza. Sothis ai tempi degli egizi doveva essere allineata con questa fila di tre stelle ma dopo millenni, un suo lentissimo moto proprio verso sud-ovest l’ha spostata più a sud e l’ha disallineata. Ai tempi degli egizi doveva essere invece in un’altra posizione.