di Luigi Proietti Orzella

 

Non credo che un concorso letterario possa avere un titolo più azzeccato di questo: ci si è emozionati tutti davanti a quelle giovani persone che hanno trasmesso i forti sentimenti di speranza e solidarietà contenuti nei loro lavori. Sono uscito dalla sala col cuore arricchito.

“Volare” è una parola che fa sognare. Ed è proprio quello che hanno fatto tutte quelle persone che hanno riempito la sala consiliare nella mattinata del 19 maggio 2023. Difficilmente ho assistito ad un evento tanto stimolante. Dalle 11:00 alle 13:00 c’è stato un susseguirsi di piacevoli discorsi ed emozioni. Il tutto diretto da Antonella Feligetti, organizzatrice dell’evento, e da un Luca Rossetti spigliato e piacevolissimo presentatore. Prima della premiazione ha portato i suoi saluti la Sindaca Emanuela Colella e poi si sono avvicendati a parlare personaggi noti alla Cultura della nostra Ciampino: Michele Concilio, il Prof Carmelo Ucchino e, via via, i componenti della giuria che ha assegnato i riconoscimenti. Ma i veri protagonisti sono stati proprio loro: i premiati. Grandi e piccoli. Questi ultimi, i giovani, hanno portato una ventata di freschezza rigenerante. Provenienti a gruppi di scolaresche o accompagnati dai propri genitori, hanno condito la mattinata con quella loro giusta, piacevole rumorosità che ha fatto da colonna sonora all’e-vento. Applausi, capannelli di abbracci, osanna, hanno celebrato quei loro amici che ricevevano il riconoscimento. Ma i momenti toccanti sono stati quelli in cui questi giovani cuori spiegavano al foltissimo pubblico le motivazioni e le ispirazioni che li hanno spinti a partecipare. Hanno creato un’atmosfera che ci ha regalato un’indimenticabile lezione di umanità. Una in particolare: quella ragazza il cui lavoro è scaturito dal dolore per la perdita del proprio papà, avvenuta appena due mesi fa. Le lacrime che hanno rigato il suo dolce viso nel ricevere il premio rimarranno un Tesoro che dobbiamo tutti conservare nella memoria. Devo essere sincero: anche io ho partecipato, ma non ho vinto. E questo mi ha deluso. Però ho voluto assistere ugualmente a questa premiazione, perché nella vita si vince e si perde. Alla fine mi sono reso conto che questa decisione mi ha permesso di essere il testimone di una circostanza che raramente si verifica: abbiamo vinto tutti. Ognuno alla fine se n’è tornato a casa più ricco e con la consapevolezza che ci sono tante giovani persone che, se mantengo-no le promesse che abbiamo percepito ieri, riusciranno a formare una Società migliore. E’ stata una giornata che ricorderò. Chiudo qua, nella speranza di essere riuscito a trasmettere ciò che ho provato, insieme all’orgoglio di essere un cittadino di Ciampino e, soprattutto, ami-co del generoso Luciano Giungi. Senza di lui il Premio non esisterebbe.

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