di Michele Concilio

Il 79° anniversario della Liberazione quest’anno è stato celebrato dall’Amministrazione Comunale di Ciampino con una sottolineatura particolare.

In piazza della Pace, giovedì 25 aprile, infatti, oltre alle consuete figure istituzionali, si è registrata la presenza dello scultore Antonio Quaranta, una partecipazione favorita dall’iniziativa della presidente della ProLoco, Eleonora Persico. L’artista ha avuto modo di illustrare, con dovizia di particolari, ai presenti il significato della sua opera inaugurata esattamente 31 anni fa.

Nel corso della cerimonia, allietata dalle note della banda Francesco Cilea, diretta come sempre dal maestro Arnaldo Romano, si sono susseguiti vari interventi, oltre naturalmente quello della Prima Cittadina, Emanuela Colella, che hanno, grazie alla partecipazione dell’ANPI, ricordato come questa sia anche una festa nata dal contributo della Resistenza, come sottolineato dal partigiano Angelo Nazio e da Luciano Zerega presidente della locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani, intitolata ai due concittadini Giovanni Brecciaroli e Corradino Alunni.

Un particolare in più, in questa manifestazione, è rappresentato dall’installazione di una targa ai piedi del monumento che testualmente recita:

OMAGGIO DELLA CITTA’

ALLA PACE NEL 50°

DELLA SUA AUTONOMIA

CIAMPINO

25 APRILE 2024

Tale elemento aggiuntivo mi pare opportuno perché arricchisce il monumento dedicato ai Caduti del valore alto della Pace e lo vede posizionato, tra l’altro proprio nella piazza principale della città che ne porta il nome.

E’ un segno in più, si può dire, per rimarcare come Ciampino, aderendo al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani, sia appunto una Città per la Pace.

Una ricorrenza del 25 aprile, quindi, baciata da una piacevole mattinata di sole, che per essere ancora più completa, dal modesto punto di vista mio personale, aveva bisogno di un supplemento che, mancando allora, mi permetto di fornire adesso. Lo faccio attraverso alcune considerazioni che riprendo da un articolo che ebbi occasione di scrivere in occasione della cerimonia inaugurale del monumento e pubblicato sul periodico Millestrade n° 9 – maggio 1993.

Riporto testualmente: Neanche Ulisse, nel suo periglioso viaggio di ritorno ad Itaca, stando a quello che ci ha raccontato Omero nell’Odissea, ha tribolato per giungere all’epilogo, tanto quanto il Monumento ai caduti della Città di Ciampino. Ci sono voluti, infatti, più di 10 anni per poter celebrare, domenica 25 aprile, questo avvenimento. …. Omissis … Buona parte del merito di questo risultato va certamente ascritto agli ex combattenti e reduci della locale sezione, ed in particolare del Presidente, il signor Antonio Liguori, che per anni ha tenuto vivo il problema, stimolando e pungolando chi di dovere con determinazione e incrollabile costanza fintanto che l’opera non ha visto la luce. Abbiamo incrociato Liguori la vigilia della cerimonia inaugurale e, con un’aria mista di affannosa stanchezza e di grande soddisfazione, ci ha confidato: “Non pare vero: sembra quasi un miracolo!”

Aggiungo poco: fare memoria di chi ha contribuito alla realizzazione di un’opera è un gesto che rende più grande l’evento commemorativo.

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