di Leonardo Vitucci
Ad un certo punto della nostra vita, capita spesso di interrogare noi stessi, cercando risposte confortanti.
L’essere umano è un animale pensante, il quale si differenzia dagli altri grazie alla qualità della ragione, la quale non cede agli istinti e ci rende capaci di pensare e riflettere.
Proprio il verbo “pensare” ci apre varie vie. Se da bambini, regna principalmente la fantasia, da grandi si inizia ad essere anche un po’ più crudi e si comincia a ragionare anche sulle nostre azioni, anche senza volerlo. Cominciamo a sviluppare la nostra sensibilità e lo sguardo critico, andando ad esprimerci su argomenti vari.
Arriva un determinato momento della nostra vita, il quale ci porta a compiere un vero e proprio esame di coscienza. È l’esame più complicato che si possa sostenere, perché dobbiamo saper essere in grado di analizzare noi stessi, provando anche a saper comprendere quali siano i nostri pregi e difetti, errori e buone azioni e saper fare dei confronti con il passato, cercando di imparare a diventare persone migliori. Ma soprattutto, a giudicare saremo noi ed il programma da studiare verterà su noi stessi.
La riflessione è la via. Se eccessivo, il pensiero potrebbe essere dannoso, ma spesso porta a farci capire meglio la portata delle nostre azioni, anche minando le nostre certezze sulle quali avevamo costruito la nostra sicurezza. Inconsapevolmente, è come se rimanessimo bloccati e la nostra mente avesse un chiodo fisso che continua a bucare il muro, invertendo lo status qui delle cose.
Riflettere può portarci a rompere confini che non avevamo mai pensato di oltrepassare, aiutandoci a scoprire nuovi lati della nostra personalità, dapprima oscuri.
L’esame sarà superato ogni qual volta che una persona riscuoterà il cosiddetto cambiamento, il quale lo aiuterà ad essere diverso rispetto a prima ed il tempo sarà galantuomo, perché è solo aspettando e mettendoci alla prova, applicando ciò che lo studio di noi stessi ci ha insegnato, potremmo scoprire questi fatidici risultati, i quali ci aiuteranno a scrivere nuove pagine di questo diario stupendo, chiamato: Vita.
Un dialogo interiore con noi stessi, il quale ci permetterà di scavare nel profondo del nostro animo e di essere anche critici con noi stessi, riconoscendo anche degli errori. Una sorta di autocritica costruttiva, la quale ci aiuterà a crescere e ad essere pronti a cambiare