I vecchi Ciampinesi lo conoscono. Soprattutto chi ha giocato a calcio e chi del calcio a Ciampino si è occupato: “Chinaglia”.
Questo nobile soprannome, legato ad uno dei più mitici calciatori della SS Lazio, gli fu dato proprio per il suo profondo amore verso la più vecchia società sportiva di Roma. Al punto che sono veramente pochi a conoscerne il vero nome: Valtèro Brunettini.
Al padre piaceva il nome Walter, ma siccome lui nacque nel 1948 ed era sconsigliabile a quei tempi imporre nomi che richiamassero alla Germania o comunque legati al Nazi-Fascismo, pensò bene di trovare un compromesso: italianizzò il nome e gli e lo diede.
Valtèro nacque a Bracciano. Aveva 4 anni quando successe un fatto di malasanità che ha segnato la sua esistenza. Si fratturò tibia e perone di una gamba. All’ospedale del Bambino Gesù lo ingessarono, ma il gesso gli fu applicato troppo stretto.
Lui si lamentava continuamente, ma non lo presero sul serio. Solo quando si accorsero, dopo circa un mese, che l’alluce gli stava diventando nero, tolsero il gesso e si resero conto che la gamba doveva essere amputata. Il padre, ovviamente, era inferocito coi medici, ma non ebbe coraggio a denunciarli, anche perché a quei tempi era impossibile aver ragione contro una Casta che era come un maniero inscalfibile. Nel 1962 la sua famiglia si trasferì qui a Ciampino. Valtèro aveva 14 anni e già gli era sbocciato l’amore per il calcio e per la Lazio. Iniziò a seguire il calcio ciampinese senza perdersi nessuna partita quando era libero dal suo lavoro come barbiere presso il mitico e mai dimenticato Pierino, grande artista e musicista, in Via XXIV Maggio.
Nel tempo, il nostro amico ha conosciuto personalmente tutti coloro che hanno calpestato i campi di calcio a Ciampino dalla metà degli anni ’60 ad oggi. E continua ancora a coltivare quella che è la sua passione di vita.
Nella foto sotto, che ci ha donato nel desiderio di poter ricordare alcuni dei personaggi fondamentali del calcio ciampinese, sorridono uomini che hanno dato lustro a questo Sport: l’avvocato Selmi, presidente dell’AS Ciampino per un bel po’ di lustri, Giannino Tozzi, Italo Paci, Giancarlo Martella, mitico portiere che fu riserva di Superchi alla Fiorentina, e Vittorino Merci, insieme ad altre vecchie glorie che hanno reso Grande il Calcio di Ciampino.
La redazione