di Manuel Gatti
Quante volte ci sarà capitato nella vita di tutti i giorni di essere insoddisfatti di quello che abbiamo e di desiderare qualcosa di meglio o qualcosa di più?
Quante volte ci troviamo davanti alla parola felicità e, soprattutto, a cosa la attribuiamo?
Ma realmente da dove nasce?
Essa nasce dal profondo di noi stessi e il bisogno di doverla raggiungere è molto complesso e soggettivo.
Non si è mai completamente appagati, non si è mai completamente soddisfatti e di conseguenza felici pur avendo spesso una vita realizzata.
Tendiamo sempre ad inseguire qualcosa che ancora non abbiamo e non riusciamo ad accontentarci di ciò che invece già possediamo.
Per un bambino orfano la felicità equivale ad un po’ di affetto, per un senza tetto ad una casa, per un non vedente alla possibilità di tornare a vedere, per un invalido quella di poter camminare.
Potremmo andare avanti all’infinito trovando soluzioni felici ad ogni problema quando in realtà siamo noi e solamente noi a provare la felicità in quello che abbiamo. Potrebbe sembrare una frase fatta, ma ogni giorno che abbiamo la possibilità di svegliarci per vivere la nostra vita è un giorno in cui dovremmo essere felici.
Ogni giorno dovremmo trasmettere e portare felicità intorno a noi a tutte quelle persone che sono meno fortunate e di conseguenza meno felici senza dover necessariamente guardare chi lo è di più. Questo perché anche chi ai nostri occhi potrebbe sembrare una persona felice, dentro di sé, e a nostra insaputa, è alla ricerca di quello che non ha.
Io penso che nella vita bisogna essere ambiziosi, desiderare il meglio, ma allo stesso tempo coltivare e crescere quello che abbiamo, tanto o poco che esso sia.
Nel corso della mia vita ho modificato costantemente il mio senso di felicità.
Oggi avere una casa, una famiglia, dei figli e la salute per poterli sostenere è quanto basta per svegliarmi la mattina e poter essere felice. Tutto quello che arriva di più bello nella mia vita è qualcosa che accresce questa felicità ma gli imprevisti e le cose negative non saranno certo loro ad annientarla.
Comunque voi decidiate di esserlo, siate felici.