di Lina Furfaro
Rosario Giocondo, scrittore trapiantato da molti decenni a Bologna, ma di origini calabresi, è stato protagonista ancora una volta nella Sala Consiliare “P. Nenni” di Ciampino con uno dei suoi romanzi, Mente e cuore, edito da Rossini.
Organizzata dalla Proloco di Ciampino nell’ambito dei Martedì Letterari curati da Natale Sciara e dalla presidente Eleonora Persico, la manifestazione è stata molto partecipata, con interessanti interventi del pubblico, sempre attento e coinvolto.
Rosario Giocondo è autore di prosa, recensioni e versi, e ha già scritto opere come I racconti dell’anonimo e Il dissidente italiano.
Nel corso della presentazione, Rosario Giocondo ha risposto alle domande del pubblico che si è congratulato più volte per la sua chiara e appassionata esposizione. L’Autore ha precisato: “Mente e cuore racconta le vicende amorose di due giovani. Il romanzo, attraverso la partecipazione di altri protagonisti, diventa un palcoscenico degli innamoramenti, attraverso i quali si cerca di comprendere come tradizioni, educazione ed esperienza incidano in diversa misura sulla formazione di emotività e razionalità di ciascuno. Tutti gli individui usano le emozioni e la ragione, ma ciascuno si emoziona e ragiona con modalità del tutto soggettive, ed è questo che discende dall’unicità di ogni essere umano.”
“Mente e cuore” è un romanzo ambientato a Bologna e, nella sua premessa, l’Autore si rivolge a ogni tipo di lettore con un approccio formativo e istruttivo. Da subito, comprendiamo che l’opera esplora il tema dell’innamoramento. Lo scrittore Giocondo analizza il sentimento dell’amore seguendo una dicotomia che riprende il titolo stesso: “mente/cuore”. Al centro della narrazione troviamo numerose storie che ruotano attorno alla giovane Lella, la quale interagisce con molte amiche e amici. Le storie s’intrecciano: quelle di Tieposo e Narima, Tieposo e Diana, e delle due operaie Sugie e Duena. Tra queste, in particolare, spicca la relazione tra i protagonisti Lella e Tullio, che si frequentano rispettando le leggi del cuore – lei – e quelle della mente – lui. L’intreccio con altre storie aiuta il lettore a esplorare i molteplici aspetti delle relazioni interpersonali e le numerose caratteristiche dell’innamoramento: Orazio e Dalia, Mornisa e l’ex marito, l’amica Liliana, la saggia Brasmiga.
Dal cuore sgorgano le emozioni, mentre la ragione proviene dal cervello. Le priorità di ciascuno nella relazione non coincidono, creando una connessione poco sintonizzata. Rosario ci offre un’esperienza a due, tessuta con maestria per scavare nel comportamento di donne e uomini, invitando ciascuno a riflettere sul fatto che l’uomo è un animale razionale.
Nella prima parte del romanzo emerge una certa inclinazione verso le leggi della mente, facendo apparire giustificato il comportamento razionale di Tullio. Tuttavia, proseguendo nella lettura, si comprende che l’intento dell’autore è invitare alla riflessione e a una maggiore consapevolezza per chi intraprende una relazione con l’altro sesso. La complessità delle relazioni umane viene esplorata attraverso le dinamiche di potere e vulnerabilità, mostrando come l’equilibrio tra mente e cuore possa influenzare profondamente il legame affettivo.
Rosario evidenzia che gli esseri umani si distinguono per il predominio dell’uso della mente e della ragione oppure del cuore e delle emozioni. Ci sono donne e uomini più o meno emotivi, così come più o meno razionali. Ogni individuo è unico, con una varietà infinita nell’uso di mente e cuore, e questa diversità è ciò che arricchisce le relazioni umane. L’autore sottolinea che ogni persona porta con sé una storia, una cultura e un’esperienza che la rendono unica, contribuendo a una ricca tappezzeria di interazioni.
In un mondo spesso dominato dalla superficialità estetica, Rosario ci invita a riscoprire l’importanza dell’essenza e della praticità nelle relazioni. Egli sostiene che le connessioni autentiche si basano su valori profondi e reali, piuttosto che su apparenze fugaci. È fondamentale cercare la sostanza nei rapporti umani, per costruire legami duraturi che siano radicati nella comprensione reciproca e nella genuinità.
L’autore cita più volte lo psicologo Erich Fromm, in particolare nel suo libro L’arte di amare: “Più ricchi diventano i desideri dell’uomo, più egli si impoverisce; invece di cercare gioia, tende verso il piacere e l’eccitamento.” Quando la relazione tra i sessi diventa una fuga dalla solitudine e dall’isolamento, perde il suo valore autentico. È quindi essenziale riconoscere e celebrare la diversità delle esperienze e delle emozioni, perché è proprio in questa varietà che si trova la vera ricchezza delle relazioni.
“Mente e cuore” di Rosario Giocondo si presenta, dunque, come un’analisi profonda, un romanzo che fonde psicologia e filosofia, intriso di elementi che riguardano tutti noi. Attraverso un linguaggio semplice, racconta una storia d’amore apparentemente comune, ma che invita a riflettere sui comportamenti umani, sulle relazioni e sulla straordinaria unicità di ciascun individuo.
Per questo suo lavoro, che ci offre un’ulteriore opportunità di riflessione, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a Rosario, amante della filosofia, della storia e della politica, grande lettore di classici, prima ancora che scrittore. Grazie, Rosario, Ciampino ti aspetta!