di Angelica Sterbini

L’articolo di questo mese riguarderà proprio le emozioni, protagoniste giornaliere della nostra personalità, del cinema e di questo mese, facendo anche un omaggio speciale al nuovo film della Disney, Inside Out 2.

Le emozioni che ci accompagnano sin dalla nascita sono la gioia, la tristezza, la rabbia, il disgusto, la paura, la sorpresa e per questo vengono definite emozioni primarie. Ce ne sono poi altre che si radicano in noi con l’età dello sviluppo quali la vergogna, il senso di colpa, l’invidia e il rimorso e sono classificate come emozioni complesse, poiché si sviluppano in base all’esperienza di ognuno di noi. La loro utilità è quella di comunicare agli altri, ma anche a noi stessi, possono infatti essere segnali o allarmi, che possono per così dire fungere come una sorta di intuizione.

Il sistema che si attiva in corrispondenza delle nostre emozioni è il suddetto sistema limbico, associato anche ad un altro sistema, ossia quello olfattivo, a causa del nostro sviluppo filogenetico. Non a caso capita spesso di sentire un determinato odore, il quale suscita in ognuno di noi diverse emozioni, legate a un ricordo, a un’esperienza, positiva o negativa che sia.

Molte persone confondono però le emozioni da quelli che sono i sentimenti: l’emozione è una reazione improvvisa e immediata che ha una breve durata; un sentimento è invece una condizione psicologica ed emotiva profonda e duratura. Le emozioni hanno delle componenti: quella fisiologica (accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, mal di pancia), quella cognitiva (avere la consapevolezza di ciò che si sta provando), e la componente espressiva (la capacità innata di esprimere un’emozione attraverso un linguaggio non verbale).

Vi sono delle malattie associate alle emozioni, la più importante delle quali è l’alessitimia: deriva dal greco e letteralmente significa la mancanza delle parole per esprimere le proprie emozioni. Difatti si tratta proprio di soffrire di un’incapacità di riconoscere e conseguenzialmente dare un nome alle proprie emozioni e a quelle degli altri.

Per concludere vorrei ricordare a tutti voi di ascoltare sempre le proprie emozioni, di non ignorarle e non sottovalutarle poiché sempre cercano di dirci qualcosa. Un ultimo augurio è quello di far prevalere sempre la gioia nella vostra vita e di non perderla mai.

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