di Angelica Sterbini
Viviamo nell’era dell’apogeo dell’informazione e mentre da un lato si potrebbe pensare che gli attuali adolescenti ipertecnologici, multi social, smartphone dipendenti, abbiano tutte le informazioni di cui necessitano per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, dall’altro è presente poco interesse nella maggior parte dei miei coetanei verso tematiche attuali importanti e questo è un paradosso.
Io sono una di queste persone, faccio parte della generazione Z, i cosiddetti “nativi digitali” e allora mi chiedo: da cosa dipende ciò, se viviamo proprio nel periodo di più largo accesso all’informazione?
È più semplice di quello che si crede: la mancanza di una sana curiosità.
Uno degli spunti per spronarci alla ricerca di notizie importanti potrebbe arrivare da una forma di comunicazione molto efficace in questa età: la musica. Un adolescente non può fare a meno di ascoltarla. La musica ci arriva dritta al cuore, ci smuove dentro qualcosa che è difficile da definire a parole. La musica per noi è il mezzo che ci permette di essere liberi. Ognuno di noi ha i suoi cantanti preferiti ma vi sono pochissimi di loro italiani e/o internazionali che organizzano eventi culturali mirati ad informare su tematiche socio-ambientali o che parlano nelle loro canzoni di argomenti che contribuiscono a migliorare il bagaglio formativo di un giovane. Ecco perché inserirei nelle canzoni molteplici spunti che stimolano la curiosità del giovane, affinché egli si senta libero e motivato ad approfondire per suo conto l’argomento trattato nel testo.
Alcune volte però il problema dell’essere poco e male informati parte anche dalle mura domestiche, questo perché molti genitori ritengono che le informazioni arriveranno direttamente dalla società, dalla scuola, dai mass media, non gli importa rendere curiosi i loro figli adolescenti. Tanti preferiscono non parlare di diversi argomenti che nella società odierna vengono ancora visti come un tabù: in cima alla lista potremmo mettere le droghe, il fumo, il sesso, l’alcool… A noi adolescenti piacerebbe saperne di più, che tanto poi queste cose si vengono a scoprire dagli amici e non sempre nel modo corretto.
Diverse volte però dipende anche da noi, che magari vediamo i nostri genitori come se fossero nati già grandi, senza considerare il fatto che anche loro sono stati adolescenti; quindi non crediamo siano all’altezza di comprenderci, e questo ci spinge a non aprirci con loro. Per cui se solo questa curiosità venisse alimentata, i giovani avrebbero l’opportunità di vedere il mondo con spirito critico; si renderebbero conto che esso ha bisogno di alcuni cambiamenti, di novità e di persone pronte a renderlo un posto migliore.
In sostanza, anche noi domani saremo i “boomer” di oggi e non dovremo lamentarci se poi un giorno vedremo una società sofferente, poiché non avremo fatto nulla per cambiarla.